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A Santa Gemma Galgani il demonio un giorno pieno di rabbia le disse...

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A Santa Gemma Galgani il demonio un giorno pieno di rabbia le disse... Il demonio bastonava violentemente la povera Santa dicendogli: "Prega per te ma non per i peccatori!", la giovane infatti pregava spesso per le conversioni e per i peggiori peccatori perché sapeva che satana non lo sopportava. Fratel Armando

Preghiera davanti alla croce di Gesù da recitare questo Venerdì!

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Eccomi, o mio amato e buon Gesù: prostrato alla tua presenza ti prego col fervore più vivo, di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l’amore e con tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe cominciando da ciò che disse di Te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: «Hanno forato le mie mani e i miei piedi; hanno contato tutte le mie ossa». Chi non prende la sua croce e mi segue non e degno di me. Ti adoriamo oh Cristo Tu , oh Cristo, hai sofferto per noi lasciandoci un esempio perché anche noi amiamo come Te. Ti adoriamo, oh Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. Tu, sul legno della Croce, hai dato la tua vita per liberarci  dal peccato e dalla morte. Tu ti sei caricato delle nostre sofferenze perché noi fossimo liberati ed ogni nostra situazione fosse aperta alla speranza. Tu, buon pastore, hai riunito...

"Cosa ho fatto per meritarmi questo?" "Mio Dio, perché devo soffrire?"

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Ci sono molti bravi uomini e donne che si agitano su letti di dolore, i loro corpi consumati dalla lunga malattia, i loro cuori spezzati dalla sofferenza e dal dolore, o le loro menti torturate dalla perdita irreparabile di amici e fortuna. Se queste anime vogliono la pace, devono riconoscere che in questo mondo non esiste una connessione intrinseca tra peccato personale e sofferenza.  Un giorno: “Gesù che passava, vide un uomo, che era cieco dalla sua nascita. E i suoi discepoli gli chiesero: Maestro, chi ha peccato, quest'uomo o i suoi genitori, per esser nato cieco? Gesù rispose: Né quest'uomo ha peccato né i suoi genitori ”(Giovanni 9: 1–3). Questo ci porta faccia a faccia con la Volontà imperscrutabile di Dio, che non possiamo capire, più che un topo in un pianoforte può capire perché un musicista lo disturba suonando. Le nostre menti meschine non possono capire i misteri di Dio. Ma ci sono due verità fondamentali che tali anime sofferenti non devono mai dimenticare. Altri...

"Nessun uomo comprende pienamente il peccato se non quando lo vede alla luce del Volto di Cristo"

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"Nessun uomo comprende pienamente il peccato se non quando lo vede alla luce del Volto di Cristo" NON È SOLTANTO LO SGUARDO DI CRISTO CHE PORTA AL PENTIMENTO MA ANCHE LA NOSTRA REAZIONE Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro. (Lc 22, 61).  Può anche darsi che Gesù Cristo abbia udito Pietro alzare la voce, a Lui ben nota, per imprecare e giurare ai presenti di non conoscere Gesù di Nazareth. Nostro Signore non gli rinfacciò: «Te lo avevo detto!».  Nessuna parola di bruciante condanna uscì dalle sue labbra. Ebbe appena uno sguardo, un unico sguardo di amore ferito. Tale è la misericordia di Nostro Signore quando Gli siamo infedeli e sleali! Egli cerca di riconquistarci con privilegi maggiori e misericordia moltiplicata! Non sono soltanto i febbricitanti, i paralitici, i lebbrosi a conoscere il tenero sguardo del Figlio Incarnato, ma sono, soprattutto, i Sacerdoti e i peccatori.  Non è soltanto lo sguardo di Cristo che porta al pentimento, ma anche la nostra...

LE 11 REGOLE PER DISCERNERE SEGNI, LOCUZIONI E FATTI STRAORDINARI

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LE 11 REGOLE PER DISCERNERE SEGNI, LOCUZIONI E FATTI STRAORDINARI di Padre Ludovic Marie Barrielle, esperto in discernimento degli spiriti Traiamo dal capolavoro “L’anima armata” 11 regole fondamentali sintetizzate da Padre Barrielle per valutare quando lo spirito cattivo si veste da spirito buono facendo pregare, stimolando (a modo suo) il culto o con altri atti apparentemente buoni. All’interno del libro si potrà leggere la storia di alcuni casi eclatanti di “mistiche” che avevano stupito con prodigi, determinato pubbliche processioni sacre, attratto alle cose di religione molte persone, poi dimostratesi animate dallo spirito nemico. Ben chiarendo che il giudizio su questi fatti va lasciato a chi ha la competenza per darlo, ecco di seguito l’estratto: Fissiamo alcune regole per stabilire un buon discernimento: 1. Quando la persona che riceve le rivelazioni prova, tanto nel periodo dei favori che in seguito, il disprezzo di sé stessa e la conoscenza delle proprie colpe; qu...

- S. GIUSEPPE, MODELLO DI PADRE -

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San Giuseppe, umile carpentiere, costruttore di case, con la mia preghiera ti chiedo di costruire la mia casa nel Cielo accanto alla tua, affinché insieme alla Santissima Trinità e alla Santa Famiglia, angeli, santi e anime beate, io ti possa onorare e riverire, mio e nostro padre putativo della intera umanità che ti è devota per la tua umana e celeste fedeltà, che ci ha permesso di conoscere Gesù, per la tua protezione e le cure al Re dei re, Tu prescelto dal nostro Signore San Giuseppe, proteggi e abbi cura di me  Amen

SAN LEOPOLDO MANDIC, IL “PICCOLO” GRANDE CONFESSORE

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Alto un metro e 35 centimetri, padre Leopoldo Mandic, uno dei patroni del recente Giubileo della Misericordia, accoglieva tutti con amore nel convento di Santa Croce a Padova. Ecco come lo ricorda chi l’ha conosciuto «La sera prima di morire, nonostante i tormenti della malattia, padre Leopoldo stava ancora in confessionale ad accogliere i penitenti. Sono stato uno degli ultimi a entrare nella sua cella per confessarmi, come facevo tutte le sere dopo cena». Parla con molta difficoltà, ma è ancora lucida la memoria di fra Barnaba Gabini. Fratel Barnaba era un giovane novizio quando alla fine degli anni Trenta lo incontrò la prima volta entrando nel convento di Santa Croce a Padova. «Ricordo che si rivolgeva a me chiamandomi toso, cioè ragazzo in dialetto, e che fu lui a incoraggiarmi al momento della mia professione con pochissime parole. Non l’ho mai sentito lamentarsi della malattia che lo stava consumando. Era sempre al confessionale e fuori c’era la fila per confessarsi ...