LA CONFESSIONE

⚜️Oggi non è festa!⚜️
Un gruppo di ragazzi mi si era avvicinato. Chi mi chiedeva una cosa, clti un'altra. Mi colpì però la vista di un ragazzetto: capelli arruffati, occhi vispi e parola pronta. Il suo volto era sudicio e mi sentii in dovere di dirgli: Perché non lavi la faccia?
:Meravigliato della mia domanda. rispose: Ma oggi non è festa!
- Oh, soltanto nelle feste ti lavi? 
- Certamente, faccio sempre così! 
- Povero ragazzo, cresciuto in campagna ed abbandonato a se stesso, ignorava le più elementari norme d'igiene. Quanti imitano, spiritualmente, la condotta di questo ragazzo! Macchiano l'anima di peccato e non si danno premura di purificarsi subito! Se si dice loro: Confessatevi... o mettete a posto la coscienza! - rispondono: Andarci a confessare? Ma ora non è Pasqua. Nel tempo del Precetto Pasquale faremo la pulizia dell'anima! - E restano luridi nell'anima per settimane, per mesi e forse per anni. Si può compatire un ragazzetto di campagna che lava la faccia soltanto nelle feste, ma non coloro che vivono in peccato lungamente.
Se tu, anima cristiana, hai commessa una grave colpa al lunedì, non aspettare il sabato per purificare la coscienza. Corri dal Confessore subito, detesta il tuo peccato, rendi al tuo spirito bellezza della luce di Dio!
Tu forse mi dirai: Posso confessarini e poi non ricevere la Comunione? - Certamente! La Confessione è un Sacraiuento distinto e separato dalla Comunione. Se non sarà possibile comunicarti, non darti pensiero; almeno rinieti in grazia di Dio.
Mi dirai ancora: La Confessione é un'ottima cosa, ma non sempre posso andarmi a confessare, perché le occuiazioni mi impediscono di andare in Chiesa, o perché non trovasi il Confessore, o perché mi trovo in campagna. Necessariamente, anche volendo, se cado in peccato mortale, non sempre è possibile rimettermi subito nell'amicizia di Dio. Devo attendere il momento propizio!
Ti rispondo che non è così. Oltre alla Confessione, c'è un altro mezzo semplicissimo per purificare subito l'anima da qualsiasi colpa ed è l'atto di dolore perfetto.

Contrizione
Il dolore, o pentimento, è il dispiacere dei peccati fatti. Può essere di due specie: imperfetto e perfetto.
Il dolore dei peccati è imperfetto, quando ci si pente del male commesso principalmente per paura dei castighi divini. Questo dolore è sufficiente ad ottenere il perdono dei peccati, quando è accompagnato dall'assoluzione del Sacerdote. Senza la Confessione, il dolore imperfetto dei peccati non è sufficiente a far rimettere l'anima in grazia di Dio.
Il dolore dicesi perfetto, quando l'anima è pentita dei peccati principalmente per l'offesa fatta a Dio, il più buono dei padri, e perché ha cagionato a Gesù i dolori della Passione.
E' così nobile ed efficace questo dolore, che nell'istante stesso in cui l'aníma lo concepisce, riceve il perdono di tutti i peccati mortali; però si deve aggiungere la condizione di confessare le proprie colpe al Ministro di Dio a tempo opportuno, al più presto.
Quantunque il dolore perfetto cancelli ogni iniquità, tuttavia prima di ricevere la Santa Comunione è prescritta la Confessione.

Norma pratica
Ecco un modo assai semplice per eccitarsi al dolore prefetto.
Commesso il peccato grave, l'anima rientri in se stessa e pensi al male fatto: Gesù mio, sono indegna del vostro cospetto! Voi siete il mio Padre amoroso, che mi ha creata, anche redenta e colmata di favori, ed io sono stata così ingrata! Voi per salvarmi siete morto in croce ed io vi ho disprezzato, anzi col mio peccato vi ho piantato i chiodi nelle mani e nei piedi e vi ho dato la lanciata al costalo! Oh, mio Dio, come sono pentita dell'offesa fattavi! Vorrei prima morire che oltraggiarvi ancora! Vorrei poter confessare il mio peccato al vostro Ministro; ma non essendomi ciò possibile adesso, lo farò quanto prima.
Tutto questo colloquio con Dio, almeno riguardo alla sostanza, si può fare anche in un attimo, col semplice pensiero.
Compiuto l'atto di dolore perfetto, nelle condizioni indicate, l'anima può stare sicura d'avere ottenuto da Dio il perdono dei gravi peccati, anche quando fossero moltissimi.

Quando?
Dato che l'atto di dolore perfetto è tanto efficace da cancellare ogni colpa e dâ ridare all'anima la perduta bellezza, è bene che si faccia subito dopo la colpa, senza frapporre tempo in mezzo, e cioè appena sia cessato il bollore della passione.
Conviene inoltre che ogni anima lo ripeta tutte le sere, prima di pigliare riposo, ed ogni qualvolta ci sia pericolo di vita.
Poiché l'atto di dolore perfetto si può fare in un attimo, nessuno dovrebbe stare in peccato mortale neppure per un'ora.

Coraggio!
Ad una certa età, quando si sente che si avvicina la fine della vita, oppure in qualche circostanza speciale, in cui l'anima medita sui gravi peccati commessi, viene spontaneo un forte timore: Quanto male ho fatto! Come faccio a cancellarlo completamente? Al giudizio di Dio come mi troverò?
Fa' coraggio, anima cristiana! Con Dio i conti si fa in fretta a regolarli. Tu dirai: Ma io ho molto peccato nella vita! Le mie colpe superano il numero dei miei capelli!
Dice il Signore: Convertitevi a me; anche quando le vostre anime siano rosse come il coccineo, io le renderò bianche come la neve!

Fonte    Don Giuseppe Tomaselli SdB

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