LA CARITÀ CRISTIANA...di Fratel Armando
La Carità
è completamento dell'Eucaristia
Camminare con Gesù che ci insegna a vivere la carità
1. Il significato della parola "Carità": Come spesso accade ad una parola che ha molti significati, ma, nel linguaggio comune, ne viene associato uno solo, dimenticando gli altri, anche al termine "Carità" viene ormai attribuito solo il significato di "beneficenza", "elemosina," dimenticando gli altri, pur presenti nel vocabolario: "affetto" "amore".
Del resto, in latino, caritas significa amore, stima, affetto e mai elemosina. In termini cristiani, quando si dice carità, si intende amore e, probabilmente per evitare equivoci, quando si parla di attivazione di servizi caritativi, si parla sempre di "caritas parrocchiale" e non di "carità parrocchiale".
2. Dio è " Amore":
La persona umana è " Immagine di Dio – Amore"; Gesù Cristo è " immagine perfetta di Dio – Amore", reso visibile nella storia dell’uomo.
Se vogliamo vivere la Carità dobbiamo seguire l’esempio di Cristo (essere "cristiani") e vedere in Gesù l’immagine perfetta dell’amore di Dio e dei nostri fratelli.
3. Carità è "Amore": per questo la persona umana
a. deve essere aperta all’altro e pronta ad abbassarsi verso l’altro, (è umile: il massimo della carità è "dare la vita per i propri amici").
b. presuppone l’unità tra fede e vita vissuta; (sono incoerente se continuo a sbagliare senza pormi il problema; ma se sbaglio e sono pronto a ricominciare, allora vivo la coerenza).
c. passa dall’assistenzialismo alla carità (il primo conserva la differenza, la seconda crea l’uguaglianza).
L'amore per i fratelli è tipico di tutti i cristiani
(non è una esclusiva delle attività organizzate dalla Caritas, né degli animatori della Caritas).
L'essenza del cristianesimo
Conoscere la Parola di Dio, lodare il Padre tutti insieme, amare gli altri uomini; Catechesi, Liturgia e Carità: queste tre espressioni costituiscono il fondamento del nostro rapporto con Dio e debbono sempre essere concomitanti; la lode al Padre è imperfetta se non si conosce la sua Parola o si ignorano i fratelli; né si può dire di seguire la Parola di Dio senza lodarlo, o senza amare gli altri, così come non si può essere cristiani, se si aiutano le persone senza essere uniti al Padre per mezzo della sua Parola e rifiutando i suoi doni di salvezza, i sacramenti.
Non si può dire: io insegno la Parola di Dio, ma non mi sento di lodarlo insieme agli altri; né ha senso dire: io amo Dio, ma non mi curo dei miei vicini, perché l'amore per chi ci circonda é un preciso comandamento di Gesù ed è rivolto a tutti coloro che vogliono seguirlo.
L'errore della delega
L’intervento verso i fratelli che si trovano nel bisogno è una delle attività principali che caratterizzano la vita del cristiano perché l'amore vicendevole deve essere uno dei tre fondamentali atteggiamenti di tutti i cristiani. Pensare: "aiutare chi ha bisogno è compito degli addetti alla Caritas: lo svolgano loro, io non c'entro!" è errore che si commette troppe volte. Che cosa risponderemo a Gesù quando ci dirà: "ero ammalato e non sei venuto a visitarmi"? Forse gli diremo: "Ma Signore, sai bene che non facevo parte della Caritas!"? E’ importante che ogni persona si senta amata da quelli che gli sono più vicini.
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