I riti ed i crimini satanici

I riti satanici sono denominati “messe nere” perché rappresentano la parodia e la dissacrazione della messa cattolica. Durante questi riti, i satanismi sono soliti recitare le preghiere cattoliche al contrario, e questo sta a significare il desiderio di rovesciare i valori cristiani. Il Padre nostro recitato al contrario si trasforma, così, in una preghiera al diavolo, in cui si glorificano i valori rovesciati della non-cultura del demonio. Queste preghiere al contrario vengono accompagnate da gesti sacrilegi nei confronti dell’Eucaristia. I satanisti sono soliti rubare le ostie consacrate per utilizzarle nei loro rituali. Un altro tipo di cerimonia satanica è il “sabba”, in cui il culto del diavolo è accompagnato da danze rituali, accoppiamenti sessuali, consumo di droga e alcolici. I reati più comuni associati al Satanismo sono la violenza carnale rituale, i maltrattamenti, le torture, tortura e uccisione di animali, profanazione di chiese e cimiteri, necrofilia. L’abolizione del reato di “plagio”, non ha favorito ... 

...   l’individuazione e la repressione di gruppi satanici che perseguono, al pari di altre sette distruttive, il reclutamento e tecniche di brainwashing a scapito dei membri. La lotta verso gli atteggiamenti e i reati esposti deve confrontarsi e inserirsi nella tutela costituzionale prevista dagli articoli 18 (libertà di associazione) e 19(libertà di culto), che costringe ad una disamina attenta e puntuale del fenomeno satanico, evitando facili e pericolose generalizzazioni. La proposta di legge n. 3770 (11 marzo 2003) recante Misure contro i movimenti sedicenti religiosi, esoterici o magici ed i seguaci del “Culto di Satana”, che vede primo firmatario l’On. Alboni, è l’ultimo disegno di legge che si prefigge una tutela contro i reati commessi in ambito esoterico-satanista, introducendo la nuova figura di reato di “abuso di rituale esotericosatanico” e dichiarando di voler comparare le sette sataniche alle associazioni segrete (definite dalla legge 25 gennaio 1982 n.17).

La lotta contro il male viene affrontata fondamentalmente in due modi. Per i cattolici è una guerra a monte: Satana esiste, chi lo adora non solo commette un gravissimo peccato mortale ma ha evidenti comportamenti sociali devianti e va tenuto a bada controllandone l’oscura attività. I cristiani si organizzano in associazioni di volontariato dove si cerca di curare le ferite dell’anima di chi è riuscito a sfuggire alle sette sataniche. I laici- in primis politici, magistrati e forze dell’ordine- puniscono ovviamente il reato e non il credo, si condanna l’eventuale azione criminale ma non la scelta di vita, infatti tra i satanismi ci sono anche atei. Da una parte la polizia aspetta il fattaccio, dall’altra gli adoratori di Satana cercano di non lasciare ovviamente traccia del loro culto e delle loro malefatte. E’ interessante notare riguardo alle violazioni di tombe in alcuni cimiteri che all’inizio da parte degli inquirenti erano stati considerati come degli atti di vandalismo, ma con il prosieguo delle indagini si scoprì che essi erano il primo di una serie impressionanti di reati cui gli adepti erano costretti a compiere per essere degni di far parte del gruppo satanico e così rivelarsi pronti all’iniziazione.

Nei processi per omicidi divenuti famosi per i retroscena satanisti come per esempio i delitti di Chiavena (Sondrio) e Castelluccio dei Sauri, a Foggia, i giudici non hanno detto che le assassine avevano ucciso in nome di Satana, per sacrificare la vittima al diavolo; ma in ambedue i casi il movente dell’agguato mortale non è stato individuato con certezza, capace di decifrare la gravità delle azioni delittuose e soprattutto la cattiveria dei preparativi, così accurati e micidiali. Altri episodi di satanismo giovanile, meno gravi, si sono verificati in Italia nel 1996. Tutto è cominciato con la confessione di un giovane di una cittadina in provincia di La Spezia, protagonista di “visite notturne” nei cimiteri, con profanazioni d tombe e furti di teschi e ossa.

Il ragazzo ha dichiarato: “Mi dispiace per quello che ho fatto. Mi sono lasciato trascinare dalla musica black metal, che seguo da più di dieci anni. In particolare, i testi di alcuni gruppi norvegesi e svedesi, tra cui i Mayhem, i Darkthrone e i Marduk. Mi hanno condizionato a tal punto che ripetevo come un automa quello che loro raccontavano nelle canzoni… Quella musica, che ascoltavo anche dieci ore al giorno, mi prendeva a tal punto che non mi rendevo conto della gravità dei miei gesti”.

La procura di La Spezia, dopo la confessione del giovane, ha condotto una vasta indagine denominata “Operazione Diablo”, che ha coinvolto nove giovani dai diciotto ai ventisette anni. Le accuse vanno dal danneggiamento e violazione di sepolcro al furto aggravato di arredi sacri.

Altri fatti accaduti all’estero. Nel 1996, A San Luis Obispo, cittadina della California tra San Francisco e Los Angeles, tre ragazzi (di quindici, sedici e diciassette anni) hanno violentato, torturato e ucciso “una quindicenne in un bosco, come sacrificio per il diavolo. I tre giovani avevano formato un complesso di rock satanico ed erano convinti che questo rito sanguinario avrebbe migliorato le loro capacità musicali.

Quattro anni prima, in Norvegia, i componenti di alcuni gruppi rock hanno organizzato attentati terroristi a chiese cattoliche, trasformando il loro odio musicale in veri e propri atti di vandalismo.

Altri episodi di violenza collegati al rock sono stati raccolti dagli studiosi americani Bob e Gretchen Passantino nel loro saggio L’ombra di Satana. Fra questi spicca il caso del quattordicenne Tommy Sullivan, che aveva studiato il satanismo attraverso i testi delle canzoni heavy metal e sui libri della biblioteca. Questo ragazzo, un giorno, disse a un amico che il diavolo gli era apparso in sogno e gli aveva ordinato di uccidere la sua famiglia. Tommy pugnalò la madre almeno dodici volte. Poi cercò di uccidere anche il padre e il fratello, dando fuoco alla casa. Infine rivolse il coltello verso di sé, si tagliò la vola e i polsi e morì dissanguato.

“Anche il vandalismo”, spiegano Bon e Gretchen Passantino, “è comune fra i giovani occultisti. Quattro ragazzi rovesciarono settantasei pietre tombali in un cimitero di New Brunswich, nel New Jersey, nel dicembre del 1985. Poi posero sul terreno delle bandierine americane a formare la figura del pentacolo e le bruciarono usando delle piccole candele votive. I ragazzi non sembravano particolarmente coinvolti negli studi e nelle pratiche del satanismo, ma stavano copiando simboli e testi di canzoni improprie dei loro complessi metal favoriti”.

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